VOLONTÀ E SORRISO

DSC01994Il concetto di volontà è molto importante. Con la volontà si possono raggiungere grandi traguardi. È famoso il detto “volere è potere”. Ma è sempre così? Può la volontà ritorcersi contro? Può diventare controproducente? E cosa c’entra il sorriso?

Per comprendere ciò di cui stiamo trattando è importante essere consapevoli delle 3 coscienze che convivono in noi: il Sé fisico, la coscienza del corpo; il Sé istintivo, la coscienza emozionale; e il Sé mentale, la coscienza razionale del mammifero umano con cui tutti noi ci identifichiamo, tranne nei momenti in cui meditiamo, o quando, ad esempio, il pensiero del Sé mentale diventa ossessivo e ci disturba. Dobbiamo infine ricordare che la nostra versa coscienza, il nostro vero Sé, è quella che emerge appunto quando meditiamo, quando ci chiediamo chi siamo e qual è il nostro sogno, oppure quando siamo oppressi e vorremmo cacciare i pensieri del Sé mentale o le emozioni negative del Sé istintivo. Normalmente un Sé mentale “sano” ed equilibrato non ha pensieri troppo ossessivi e così siamo totalmente identificati con lui, mentre la nostra coscienza dorme. Non sappiamo, o ci dimentichiamo, che al momento della morte lasciamo andare il Sé fisico, il Sé istintivo ed il Sé mentale, come quando ci togliamo un vecchio vestito, e solo allora ci rendiamo conto di essere quell’unica coscienza che  abbiamo lasciato dormire per quasi un’intera vita (vedere a questo proposito la ricerca scientifica che ho pubblicato sul blog il 28 settembre 2016).

Mi scuso con chi già conosce questi concetti, ma la premessa era fondamentale per capire il concetto di volontà. Se pensiamo ad un gruppo di persone, ciascuna di esse avrà una propria volontà. Ogni essere senziente ha una sua volontà, ogni coscienza ha una sua volontà. Così anche il Sé fisico, il Sé istintivo, il Sé mentale e l’Io hanno ciascuno una loro volontà.

La volontà naturale del Sé fisico è quella di sopravvivere.

La volontà del Sé istintivo è quella sentirsi amato e di amare, di godersi la vita, di giocare, e oziare una volta che è sazio e appagato.

La volontà del Sé mentale è quella di affermarsi socialmente e di esprimere al meglio il proprio contributo nella vita.

Questo accade quando le tre coscienze del mammifero umano sono “sane”.

Ma tutte le esperienze poco piacevoli di abbandoni, abusi, ingiustizie che abbiamo vissuto nella nostra infanzia hanno prodotto danni più o meno gravi nei tre Sé, per cui le loro volontà potrebbero essere molto diverse da quelle appena descritte. Per farmi comprendere descriverò i casi più marcati, anche se fortunatamente la maggioranza delle persone si trova in situazioni intermedie. Accade così che potremmo trovarci nella situazione che:

Il Sé fisico vuole sopravvivere finchè gli input delle coscienze superiori glielo permettono. Ad esempio una delle coscienze superiori potrebbe  nutrirlo con cibi che fanno male, o obbligarlo a respirare elementi dannosi, o lo bombarda con ormoni (ad esempio il cortisolo) che poi non riesce, o gli viene impedito, di trasformare. In quel caso la sua capacità di sopravvivere potrebbe venire meno.

La volontà del Sé istintivo potrebbe diventare quella di fare di tutto per non sentire il dolore che ha dentro. Così potrebbe volere solo mangiare o bere continuamente, fumare tante sigarette, lavorare il più non posso per dimostrare di valere, stare sempre davanti alla tv o sui social media per non sentire la solitudine, cercare sempre nuove relazioni per appagare il bisogno compulsivo di essere amato, e così via.

La volontà del Sé mentale è una diretta conseguenza della sua forza e della maturità emotiva del Sé istintivo. Di conseguenza il Sé mentale potrebbe voler appagare i suoi bisogni di autoaffermazione senza riuscirci per mancanza di forza e soccombere alle dipendenze del Sé istintivo, oppure, se molto forte, potrebbe usare tutta la sua volontà per bloccare e far tacere i bisogni e le richieste del Sé istintivo. In questo caso ci troviamo di fronte a persone estremamente razionali, persone che diciamo avere una forte volontà, ma che raramente sanno esprimere le proprie emozioni, raramente sorridono e giocano, persone che difficilmente esprimono la propria intimità e cercano costantemente di mostrarsi come vorrebbero essere, anziché come sono.

E l’Io? Qual è la sua volontà? Dipende. Anche la coscienza dell’Io è in evoluzione e la sua volontà, e la forza della sua volontà, dipendono proprio da grado di evoluzione raggiunto. Se il grado di evoluzione dell’Io è ancora basso, la sua volontà tenderà a coincidere con quella del mammifero umano che lo sta ospitando, più la coscienza dell’Io è evoluta e più la sua volontà sarà indirizzata alla conoscenza di sé stesso, all’integrazione personale e sociale, al bene comune e all’evoluzione delle coscienze.

E cosa c’entra il sorriso in tutto questo? Il sorriso è una cartina di tornasole molto importante. Chi ci fa sorridere è solo il Sé istintivo. Il sorriso è l’espressione di un’emozione e l’unica coscienza che vive di emozioni è appunto il Sé istintivo. Il nostro atteggiamento, i nostri movimenti, il nostro modo di essere sono il riflesso dello stato di maturità emotiva e del benessere del Sé istintivo. Se sorridiamo spesso, se sorridiamo alla vita, significa che qualsiasi cosa stiamo facendo, qualsiasi volontà ci sta guidando, ha il supporto del Sé istintivo e quindi ha molte probabilità di successo. Viceversa, se imponiamo il volere del Sé mentale per raggiungere un qualsiasi obiettivo senza il consenso del Sé istintivo, il sorriso sarà lontano dalle nostre labbra e ci sono grandi probabilità che alla lunga il nostro obiettivo non venga raggiunto. Ricordiamo sempre che quando la volontà e l’emozione (ovvero la volontà del Sé istintivo) sono in conflitto, chi vince è sempre, sempre, sempre l’emozione.

Qual è l’obiettivo del metodo IWAY (Via di Integrazione personale)? È proprio quello di conoscere, amare, guarire e integrare il Sé istintivo, in modo che la sua forza e le sue emozioni siano sempre a supporto della volontà dell’Io. Con il suo aiuto ogni sogno diventa realizzabile e il sorriso ed il benessere diventano un segno distintivo della nostra vita.

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