Chiunque abbia provato a superare le proprie difficoltà, dal liberarsi di una dipendenza come il fumo o il cibo, al superare paure e ansie come il parlare in pubblico, superare la pigrizia, o trovare l’energia, la capacità e la concentrazione per perseguire un obiettivo ambizioso, sa perfettamente quanto sia difficile e quanto siano forti le cosiddette resistenze inconsce.
Anche chi medita è consapevole di quanto i pensieri tendano a disturbarlo e quanto sia difficile raggiungere il vuoto mentale.
Tutte le difficoltà nascono dal fatto che l’Io osservatore dorme abitualmente dal 95 al 99% del tempo perché siamo stati abituati a identificarci con le coscienze inferiori, soprattutto con il Sé mentale, la nostra razionalità, che però non è capace di comunicare con la mente emozionale, colei che detiene le paure, le insicurezze e tutti i limiti che vorremmo superare.