Sciamanesimo una bellissima via spirituale

Sciamenesimo con Antonio Origgi

Sciamanesimo: animale guida

Lo scorso week end ho tenuto un corso di sciamanesimo. Non avevo mai organizzato un corso specifico perché la mia strada è un’altra, solo durante le Psico Vacanze dedico una o due serate alla ricerca dell’animale guida e poco di più.

Qualche settimana fa Sabrina, una carissima amica, mi ha chiesto di farlo per lei, perché in questo periodo sente forte il richiamo della Natura e del mondo animico che sottintende la realtà che viviamo. Le ho detto di cercare qualche altra persona interessata per avere un piccolo gruppo con cui condividere le esperienze e sabato mattina è arrivata con altri cinque amiche e amici.

Non ho mai cercato la sciamanesimo, lui mi ha cercato. È stato nel 1998. Ero andato in Valle D’Aosta dove Riccardo, un caro amico, aveva organizzato in un albergo quattro seminari, tra cui lo sciamanesimo. Mi ero iscritto a un corso sull’uso cosciente delle energie, ma il sabato mattina, prima del corso, durante una meditazione comune, mi sono ritrovato fuori dall’albergo e un cervo è uscito dal bosco, mi è venuto incontro, mi ha fatto un cenno con la testa e poi è sparito. A quel punto, ovviamente, ho cambiato corso e per il resto del week end ho seguito il seminario di Marina, la conduttrice, che poi mi ha detto avere come animale guida proprio un cervo.

Al termine della prima giornata ho sentito il bisogno di chiudermi in camera e di fare un viaggio sciamanico. In una giornata avevo appreso solo i primi rudimenti sugli psico viaggi, ma sentivo di doverlo fare. Mi sono sdraiato sul letto e appena chiuso gli occhi avevo davanti il mio animale guida. Non c’è stato bisogno di tamburo o di sonagli, non serviva nulla. Il mio animale guida era li pronto ad aspettarmi e mi ha condotto in un luogo dove ho vissuto la prima iniziazione spontanea, che ho poi raccontato nel libro “Cronaca di un Risveglio Spirituale”.

Pochi mesi dopo conobbi John Perkins, lo sciamano maestro di Marina e conobbi il suo animale guida, un meraviglioso lupo grigio che una notte di qualche settimana dopo venne a trovarmi. Anch’esso mi portò a fare uno psico viaggio, questa volta però in Amazzonia dove, grazie a uno sciamano Shuar, mi liberai di una paura che avrebbe potuto causarmi grossi guai.

Non avevo mai cercato lo sciamanesimo, lui mi ha cercato per liberami di un grosso ostacolo nella mia vita e per mostrarmi che dentro di noi abbiamo tutto ciò che esiste fuori di noi. Ho sperimentato che in noi abbiamo tutte le capacità, tutti i poteri, tutte le caratteristiche di ciò che è esistito ed esiste sulla Terra. Abbiamo dentro tutto e possiamo accedervi se solo siamo pronti a crederci e abbiamo la pazienza, l’intento e la costanza per sperimentare.

Non pensavo di tenere corsi di sciamanesimo, ma dopo la magnifica esperienza dello scorso week end ho deciso che li inserirò nel programma. Avevo ancora la credenza che lo sciamanesimo di questi giorni fosse solo una delle tante mode e un modo per fare business, ma mi sono ricreduto. Così come è arrivato a me, può essere d’aiuto a tante altre persone perché è una via semplice, naturale e più vicina di tante altre vie spirituali.

Sciamanesimo è un nome, ma in realtà sciamanesimo è spiritualità. Sciamanesimo è la presa di coscienza che la spiritualità non è solo la ricerca di un qualsivoglia dio, ma apertura del cuore e della mente alla realtà sottile che ci circonda e in cui siamo immersi. Sciamanesimo è la presa di coscienza che tutto ciò che ci circonda ha un’anima e con essa possiamo interagire, prima di tutto con riverenza e amore e poi anche, se è necessario, per chiedere aiuto quando ne abbiamo bisogno.

E allora devo dire un grande grazie a Sabrina per avermi aperto gli occhi e dato l’opportunità di avvicinare in futuro tutti coloro che ne sentissero il richiamo a una delle forme più belle di spiritualità, quella del mondo animico della Natura, o, come la chiamano in Sud America, della Pachamama.

 

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