Come ogni anno anche questa estate si farà la Psico Vacanza. Sono diversi anni che…
Referendum costituzionale: SI o NO? L’importante è chi decide
Non ho mai scritto di politica, ma in realtà avrei forse dovuto farlo prima. Non tanto per esprimere la mia opinione su quello o quell’altro partito, ma perchè la politica ci coinvolge quotidianamente e ha molto a che fare col risveglio della coscienza. L’articolo che segue l’ho anche pubblicato sull’International Web Post, ma data l’importanza del tema mi sembra giusto riproporlo anche nel mio blog.
Sono convinto che la politica cambierà solo quando cambieranno le persone. Se è così, solo quando cambieremo noi stessi avremo una politica e un un’Italia migliori. Solo quando cominceremo ad utilizzare il buon senso, quando impareremo a pensare anziché essere pensati, quando delegheremo alla pancia solo le funzioni per cui è preposta, permettendo alla Coscienza di superare gli egoismi, le antipatie, i pregiudizi.
Purtroppo sappiamo perfettamente che per molti politici non è così. Non sono diversi dal resto dell’umanità. Sappiamo che sono guidati dal Sé istintivo e dal Sé mentale, dal bisogno di potere, di affermazione della propria personalità, dal guadagno personale. Tutti bisogni del Sé istintivo e del Sé mentale, non certo della Coscienza dell’Io.
Negli ultimi 50 anni non è più il bene e l’interesse comune che li spinge, per cui, di volta in volta, chi si trova all’opposizione tende a denigrare, a smontare qualsiasi cosa proposta da chi è al governo, solo con la speranza di farlo cadere e di prendere il suo posto. Questa è la politica nel nostro paese. Ma se vogliamo guardare bene, in un modo o nell’altro, con regole più o meno elastiche o rigide, con poteri più o meno accentrati, è così nella gran parte del mondo. L’umanità è una e non a caso uno dei miei maestri, l’antropologo Bernardino Del Boca, affermava che l’età media dell’umanità è quella di un adolescente.
Non è facile parlare di politica e non intendo farlo, ma in vista del voto sul referendum mi sembra importante riflettere e fare in modo che questo voto diventi un’opportunità di risveglio della coscienza piuttosto che l’ennesima scelta guidata dalle emozioni. Non intendo esprimere il mio parere personale sul voto, perché mi sono informato e ci sono buone ragioni sia per il si, che per il no. Non solo, bene o male, per pochi o per tanti, potrebbe essere che il mio parere possa influenzare una scelta piuttosto che l’altra. È proprio ciò che non voglio. Scrivevo sopra che dovremmo imparare a pensare anziché essere pensati e ciascuno dovrebbe prendere una decisione serena, frutto di riflessione, frutto di una valutazione oggettiva di ciò che è l’Italia oggi e dei vantaggi, o svantaggi, che avremmo come cittadini da una scelta, piuttosto che dall’altra.
Non dovremmo farci sopraffare dalla paura ne di rimanere fermi ne di finire in un regime dittatoriale. Siamo una democrazia adulta, siamo in Europa e certi rischi, di immobilismo o dittatura sappiamo che non possono manifestarsi. Entrambe le visioni sono costruite ad hoc per toccare la pancia delle persone, per toccare la loro paura e spingerle a prendere una decisione piuttosto che l’altra. Abbiamo visto tutti, poche settimane fa, come un popolo europeo abbia potuto ergersi sovrano e scegliere. Non sappiamo ancora se i cittadini britannici hanno fatto la scelta giusta, sarà il tempo a rivelarlo, ma il popolo ha potuto decidere. Liberamente. Nessun politico in Europa ritengo possa rovesciare il sistema democratico. Così come nessun partito potrà mantenere un paese nell’immobilismo per incapacità o interessi di parte. La nascita dei Cinque Stelle ne è la prova evidente. Al di là del giudizio di merito, stanno dando una scossa al paese da cui non si potrà più prescindere.
Mi auguro vivamente che la maggior parte delle persona vada a votare, ma mi auguro soprattutto che sia un vero voto di coscienza. Mi auguro che la maggior parte degli italiani trovi il tempo per informarsi sulle ragioni del si e del no. Leggendo solo le considerazioni oggettive e sapendo riconoscere i giudizi di pancia dei vari osservatori e analisti.
Un buon metodo per analizzare il più oggettivamente possibile le informazioni fornite dai vari comitati e pubblicate su numerosi media, è quello di spostarsi dalle coscienze del Sé istintivo e del Sé mentale, alla coscienza dell’Io. Dovremmo farlo prima di leggere le ragioni dell’una e dell’altra parte e prima di estrapolare i pro e i contro che ci guideranno a prendere la nostra decisione. Per cercare di focalizzarsi sulla coscienza dell’Io è sufficiente rilassarsi un attimo e fare tre profondi respiri. A quel punto possiamo cominciare a leggere le varie opinioni, mantenendo però l’attenzione anche su ciò che avviene nella nostra pancia. Appena sentiamo una sensazione, un movimento emotivo, è segno che la coscienza del Sé istintivo ha preso il sopravvento. A quel punto è importante fermarsi ancora un poco e ripetere i tre profondi respiri per fare in modo che l’Io riprenda il controllo.
È importante anche osservare se il nostro pensiero parte immediatamente giudicando quanto stiamo leggendo, o se riusciamo a tenere la mente silenziosa, permettendoci di ascoltare con profondità, senza pregiudizi o conclusioni già precostituite. Se ci troviamo nel primo caso fermiamoci ancora, rendiamoci conto che è il Sé mentale ad aver preso il controllo, e ripetiamo la sequenza di respiri.
Continuiamo così finché avremo analizzato a fondo tutte le questioni. Mi rendo conto che per molti può essere un metodo un po’ lungo e noioso, ma questo si chiama risveglio della coscienza. Questo è assumerci la responsabilità di non essere solo guidati dalle emozioni, ma di prendere nelle mani le redini della nostra vita. Questo è saper pensare e non essere pensati, attraverso la pancia, da qualcuno con cui ci identifichiamo. Senza renderci conto che quel qualcuno non condividerà mai con noi i suoi guadagni ed il suo potere, conquistati grazie al nostro voto.
Condividi su Facebook