Finalmente è uscito! Sia in formato cartaceo che e-book! Ci ho messo un po di…
LE DUE TEORIE SUL CAMBIAMENTO
Riguardo il cambiamento e la crescita personale ci sono due scuole di pensiero: una sostiene che tutto può accadere nel qui e ora, qualsiasi cambiamento, qualsiasi guarigione, qualsiasi trasformazione, anche la più profonda, può avvenire facilmente e velocemente, anche in 5 minuti. Sono sostenitori di queste teorie anche i fautori della fisica quantistica, che tanto va di modo in questi ultimi anni.
La seconda scuola di pensiero invece considera la possibilità che tutto ciò che siamo sia una conseguenza diretta del passato, che nulla è un caso e che per modificare il presente occorre prendere in considerazione e guarire anche il passato. Ciò significa che non sempre i tempi per il cambiamento sono così brevi, a volte un vera trasformazione e guarigione interiore può richiedere diversi mesi.
La seconda teoria è stata propugnata da maestri di tante scuole e da psicologi come Jung che, tra l’altro, scriveva frasi ormai celebri come: “Chiunque avanzi sul cammino dall’autorealizzazione deve inevitabilmente riportare alla coscienza i contenuti del suo inconscio personale, allargando in tal modo in grande misura il campo della sua personalità” , e ancora: “Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino”.
Alla base di questa teoria c’è la consapevolezza che il caso non esiste, che ogni nostra difficoltà nasconde una lezione che deve essere appresa, che le emozioni negative accumulate a fronte di tante esperienze dolorose, rappresentano quell’oscurità che continua ad attirare esperienze negative finché quelle emozioni non saranno conosciute, affrontate, guarite e trasformate in luce. Vi è mai capitato di sentire persone che affermano di attirare sempre nella loro vita la persona sbagliata, o la situazione sbagliata, o altre che raggiungono il successo e poi, inevitabilmente, si ritrovano a perdere tutto, o altre ancora che affermano di girare, girare, come una trottola, senza che nulla cambi. Questi sono i casi più eclatanti, ma penso che quasi tutti noi ci troviamo, in qualche ambito della nostra vita, a vivere situazioni simili, situazioni che ci procurano ansia o dolore e che non riusciamo a cambiare. Allora molto spesso, purtroppo, subentra la rassegnazione, che corrisponde, a mio parere, alla morte della coscienza.
Questa seconda teoria non nega affatto la possibilità di avere cambiamenti repentini, di avere guarigioni istantanee, tanto meno nega le teorie della fisica quantistica. Semmai riconosce che ciò che determina qualsiasi cambiamento, è la coscienza e che c’è un rapporto diretto tra coscienza, lezione da apprendere, e tempo necessario per il cambiamento.
Se un qualsiasi problema non nasconde una lezione da apprendere, a livello energetico significa che l’emozione collegata all’obiettivo di risolvere quel problema non è negativa. Quando la paura di non riuscire a risolvere quel problema non è tanto grande, qualsiasi tecnica funziona. Ci sono tecniche più o meno veloci, non tanto per la tecnica in sé, quanto per la fiducia che la persona pone in quella tecnica (tutto dipende dal sistema di credenze, in altri tempi o luoghi la si chiamava fede). Fatto sta che un siffatto problema può effettivamente essere risolto in pochi minuti, anche istantaneamente.
Molto diverso è il caso di problemi, di natura fisica, emozionale o relazionale, che hanno origini più profonde e che nascondono una lezione che deve essere appresa (qualcuno direbbe un karma da sciogliere).
Vi è mai capitato di risolvere facilmente alcune questioni, magari basandovi su tecniche delle legge dell’attrazione o della fisica quantistica, ma di non riuscire affatto a modificare problemi molto più importanti per voi.
È di questo che stiamo parlando. Stiamo affrontando il caso di problemi che ci toccano profondamente, dai quali facciamo dipendere la nostra felicità. Se ci troviamo in un caso del genere, se abbiamo questioni fisiche, legate alla sfera affettiva, o dell’autostima, che non ci permettono di essere totalmente felici, se nonostante i nostri sforzi e i soldi spesi non siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi, allora sicuramente quei problemi nascondono una lezione importante che la vita ci chiede di essere appresa. Allora non ci sarà permesso di risolvere quel problema se prima non avremo avuto il coraggio di andare a conoscere quelle emozioni negative che lo sostengono, di accoglierle, amarle ed integrarle.
Un tale compito non può essere risolto dal Sé mentale, quella coscienza con la quale ci identifichiamo per il 95% del tempo (se vuoi comprendere chi sono il Sé fisico, il Sé istintivo ed il Sé mentale, puoi leggere il libro, o l’ebook, “Le 3 Menti Inconsce – la chiave per guarire la tua vita”). Il Sé mentale vorrebbe solo risolvere il problema nel più breve tempo possibile, per vivere meglio e realizzare tutti i suoi desideri. Un tale compito può essere svolto solo dalla coscienza dell’Io, quella coscienza che in India chiamano givatma, o anima incarnata, quella coscienza che rappresenta il nostro vero Sè, e che ha il compito di svegliarsi dal sonno della coscienza per assumere il ruolo di maestro del Sé mentale e del Sé istintivo, per guarire e integrare quelle coscienze e realizzare così lo scopo della vita terrena.
Un percorso del genere rende davvero la Vita degna di essere vissuta. C’è chi vede le difficoltà in un tale compito, c’è chi vede la possibilità di toccare emozioni da cui si vorrebbe scappare o che si vorrebbe tenere sopite, c’è chi teme tempi lunghi, ma se siamo consapevoli ci rendiamo conto che è solo il Sé mentale che vede tutte le difficoltà. L’Io, al contrario, percepisce l’entusiasmo (entheos, colmo di Dio) di realizzare il proprio compito, di esplorare nuove opportunità, di padroneggiare tutte le emozioni con amore e gratitudine, perché tutte sono espressioni della stessa Fonte.
Quello appena descritto è, in estrema sintesi, il metodo IWAY, una via di integrazione personale, una via che porta alla libertà dal passato, alla libertà dai problemi, quotidiani del Sé istintivo e del Sé mentale, una via che ci conduce al vero benessere che nasce dalla consapevolezza, dall’energia e dall’amore.