LA COSCIENZA SOPRAVVIVE AL CORPO

DSC01995Ecco un’interessante ricerca di un’università americana che dimostra che la coscienza sopravvive dopo la morte del corpo. Si, ma quale coscienza?

“Coscienza e cervello Un team di ricercatori presso l’Università di Southampton nel Regno Unito, ha recentemente condotto uno dei più grandi studi su ciò che accade alla coscienza dopo la morte. La conclusione: Noi ancora non sappiamo cosa succede, ma coscienza e consapevolezza sembrano soffermarsi per qualche tempo dopo la morte fisica, il che suggerisce che la coscienza e il corpo possono svelare e seguire percorsi separati dopo ciò che noi definiamo “morte”.

Gli scienziati della Università di Southampton hanno trascorso quattro anni esaminando più di 2.000 persone che hanno subito arresti cardiaci in 15 ospedali in Gran Bretagna, Stati Uniti e Austria.

E hanno scoperto che quasi il 40 per cento delle persone che sono sopravvissute ha descritto una sorta di ‘consapevolezza’ durante il tempo in cui erano clinicamente morte e prima che i loro cuori fossero riavviati. 

 Siamo abituati a pensare la questione in termini di «esperienze pre-morte ‘, che hanno ben poco appeal scientifico e  per la loro natura  queste esperienze sono del tutto soggettive e impossibili da quantificare. Al fine di tentare uno sguardo più obiettivo a cosa succede alla mente / apparato cosciente del nostro essere, il team multidisciplinare è stato guidato dal dottor Sam Parnia, che in un’intervista legata allo studio, ha osservato:

Le prove raccolte finora suggeriscono che nei primi minuti dopo la morte, la coscienza non viene annullata. Forse svanirà in seguito, non lo sappiamo, ma subito dopo la morte, la coscienza non è persa. Sappiamo che il cervello non può funzionare quando il cuore ha smesso di battere, ma in questo caso la consapevolezza cosciente sembra continui ad esistere fino a tre minuti nel periodo in cui il cuore non batte più, anche se il cervello si spegne tipicamente entro 20-30 secondi dopo che il cuore si è fermato. Questo è significativo, dal momento che è stato spesso ipotizzato che le esperienze in materia di morte sono probabili allucinazioni o illusioni, che si verificano sia prima che il cuore si fermi o dopo che il cuore sia stato riavviato correttamente, ma non un’esperienza corrispondente con eventi ‘reali’ quando il cuore non batte più. Inoltre, ricordi dettagliati di consapevolezza visiva in questo caso sono stati coerenti con gli eventi verificati.”

Mancano ovviamente tante risposte, anche perché quando nell’articolo si parla di coscienza, non si specifica quale coscienza. Quello che è certo è che non si tratta della coscienza razionale, quella che pensa, che razionalizza e con cui ci identifichiamo per il 95% del tempo. Quella che sopravvive è un’altra coscienza. Infatti nell’eseprimento non viene mai citato il pensiero: ciò che raccontano le persone intervistate è solo pura osservazione.

Nel libro Le 3 Menti Inconsce analizzo in dettaglio le varie coscienze e spiego quale di queste sopravvive dopo la morte del corpo. Ma la cosa davvero importate è comprendere come disidentificarsi dalle altre coscienze per costruire le basi di un futuro più consapevole


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