Ancora una volta prendo spunto da un mio post su Facebook per scrivere un articolo.…
ISTINTO, INTUIZIONE ED EMISFERI CEREBRALI
Mi capita spesso di leggere un’associazione che ritengo assolutamente falsa, fuorviante e foriera di divisioni e conflitti: l’emisfero sinistro del cervello è maschile e l’emisfero destro è femminile.
Chi lo ha detto?
Quale scienza lo ha dimostrato?
Nessuna. L’unica cosa certa è che tramite l’emisfero sinistro l’essere umano esprime la logica, la razionalità, il linguaggio ed è deputato alla percezione analitica della realtà. L’emisfero destro invece è quello strumento attraverso il quale l’essere umano è in grado di gestire ed elaborare il senso della vista e le immagini, ha una percezione spaziale e globale della realtà ed esprime più facilmente emozioni e istinti.
L’emisfero sinistro poi è stato ritenuto dominante perché nella nostra società si dà più peso alla razionalità che non alle emozioni. Se da una parte è stato un grande errore sottovalutare la funzione delle emozioni, anche se per fortuna oggi si sta tentando di rimediare, dall’altra parte non possiamo non riconoscere che è grazie alla razionalità che l’essere umano ha costruito il benessere e le comodità in cui viviamo.
Il cervello non va comunque inteso come scisso rigidamente in due parti: i due emisferi in realtà sono strettamente connessi tra loro e caratterizzati da un continuo scambio di informazioni.
Non solo, gli strumenti di ricerca neurologica più recenti hanno dimostrato un interscambio dei due emisferi in moltissime attività. Ad esempio Thomas Bever, docente di Neuroscienze presso l’University of Arizona, ha evidenziato che la musica viene “elaborata” dall’emisfero destro nelle persone “comuni”, mentre nei musicisti professionisti (e negli esperti di musica) viene attivato principalmente l’emisfero sinistro.
Stephen Kosslyn, neurobiologo cognitivo docente ad Harvard, ha espresso un nuovo approccio che analizza le distinzioni tra Cervello Alto (lobo parietale e parte superiore del lobo frontale) e Cervello Basso (sezione inferiore del lobo frontale e dei lobi temporale e occipitale). Non si sa ancora con certezza cosa accade nel cervello quando pensiamo, elaboriamo gli stimoli sensoriali, pianifichiamo o eseguiamo attività motorie, sappiamo, però che vengono coinvolte numerose aree del cervello alto e basso in entrambi gli emisferi.
Ancora, numerosi neuro scienziati come Jeremy Gray (Michigan State University), Adam Green (Georgetown College), John Kounios (Drexel University, Philadelphia ), Rex Jung (University of New Mexico), Kalina Christoff (University of British Columbia) hanno dimostrato che i processi mentali che contribuiscono all’atto creativo coinvolgono diverse aree in entrambi gli emisferi del nostro cervello, non solo all’emisfero destro, come è ritenuto da molti.
La scienza ora sa che il cervello è uno strumento plastico, nel senso che ogni sua parte può modificarsi e in alcuni casi adattarsi a gestire funzioni che appartenevano all’altro emisfero. Un esempio di questa capacità viene da un articolo pubblicato sulla rivista internazionale Brain and Language a firma del professor Andrea Marini dell’Università di Udine. Alex, un ragazzo di 26 anni ha completamente danneggiato l’emisfero sinistro del cervello a causa di un incidente e aveva perso le sue capacità linguistiche e motorie. Dopo alcuni anni di riabilitazione intensiva ha completamente recuperato le sue funzioni, soprattutto quella del linguaggio che è di esclusivo appannaggio dell’emisfero sinistro del cervello. Una risonanza magnetica ha verificato che l’emisfero destro si attivava quando il ragazzo doveva rispondere agli stimoli linguistici che normalmente vengono elaborati dall’emisfero sinistro.
Allora, se una parte dell’emisfero destro può cominciare a gestire una funzione che prima era riservata solo all’emisfero sinistro, come ne usciamo? Come possiamo ancora dire che un emisfero è femminile, o viceversa, se si può occupare anche di funzioni che abitualmente sono gestite solo dall’altro emisfero?
Ne usciamo solo riconoscendo che il cervello è uno strumento meraviglioso che le varie coscienze dell’essere umano utilizzano per manifestarsi nel mondo fisico. Ma è solo uno strumento, non un soggetto pensante. Sono le varie coscienze che lo utilizzano al meglio, a volte facendogli fare cose diverse da quelle per cui è stato programmato.
Così possiamo affermare con maggiore correttezza che il Sé fisico utilizza il cervello rettiliano per esprimere i suoi bisogni innati, il Sé istintivo utilizza prevalentemente l’emisfero destro per esprimere i suoi contenuti istintivi ed emozionali e il Sé mentale utilizza prevalentemente l’emisfero sinistro per elaborare i suoi pensieri ed esprimere le sue capacità cognitive e linguistiche.
La coscienza dell’Io osservatore (do per scontato in questo articolo che chi legge conosca la suddivisione delle coscienze nell’essere umano che ho descritto nei miei libri e in molti articoli e video sul mio sito o canale Youtube) quando è sveglia può utilizzare tutte le aree del cervello a suo piacimento, così come può fare il Superconscio a seconda di ciò che vuole fare arrivare alla coscienza dell’Io.
Un ultimo punto che si ricollega all’associazione erronea tra emisferi maschile o femminile e relative funzioni riguarda la creatività e l’intuizione. Si legge spesso che l’emisfero femminile è deputato alla creatività, all’istinto e alle intuizioni.
Abbiamo dedicato quasi tutto l’articolo per sfatare l’associazione tra emisfero cerebrale e genere, evidenziando anche come l’atto creativo in realtà coinvolge entrambi gli emisferi. Resta da comprendere i concetti di istinto e intuizione e di capire quali parti del cervello sono deputate a elaborare queste attività.
L’istinto è per definizione appannaggio del Sé istintivo e quindi è normale che più una persona ha un buon rapporto col proprio Sé istintivo e più facilmente potrà percepire e vivere le proprie pulsioni istintuali. Nella nostra società l’uomo ha per lo più represso il Sé istintivo a favore del Sé mentale, anche se per fortuna ora si sta vedendo un graduale ritorno verso la parte più emozionale anche da parte di molti uomini. Per converso, grazie soprattutto al dono della maternità, le donne sono sempre state più in contatto col proprio corpo, le proprie emozioni e i propri istinti, anche se, purtroppo, si sta notando che molte donne stanno cercando di compiere il percorso inverso invece di sviluppare un Sé mentale in equilibrio con il Sé istintivo.
È per questo motivo che si sono associati erroneamente gli emisferi cerebrali al https://www.antoniooriggi.com/i-corsi/maschile o al femminile. In realtà è il Sé istintivo che è deputato alla gestione delle emozioni e degli istinti e il suo emisfero di competenza, a parte nei mancini, è l’emisfero destro. Quindi è nell’emisfero destro che si esprimono quelle funzioni.
Ben altra cosa invece sono la creatività e, soprattutto, le intuizioni. Entrambi non possono essere prodotti dalla volontà, sono qualcosa di innato e le intuizioni poi arrivano quando meno ce lo aspettiamo. Ma nessuna delle coscienze dell’essere umano, né l’Io, né il Sé mentale, né il Sé istintivo e tantomeno il Sé fisico hanno le capacità e la conoscenza di farci pervenire un’intuizione. Creatività e soprattutto intuizioni vengono solo dal Superconscio e, come abbiamo scritto sopra, il Superconscio può utilizzare qualsiasi parte del cervello per portare i suoi doni alla coscienza