ESISTE UNA MATRIX?

matrix rabbit holeDa quando è uscito il primo famoso film, sono sorti come funghi articoli, teorie, siti, che trattano di questa fantomatica matrix in cui siamo immersi, una matrix che ci controlla, con elittes che operano più o meno nell’ombra, come fossimo burattini. Ma esiste davvero questa matrix? Parliamone.

Sono una persona estremamente razionale e pur vivendo espansioni di coscienza che mi hanno portato a scrivere libri come “Cronaca di un Risveglio Spirituale“, continuo a mantenere i piedi per terra, perchè ancora vivo su questa Terra. Avere i pedi per terra significa vivere una sana razionalità, significa saper pensare anzichè essere pensati.

Certo, essere pensati è molto più comodo, implica l’assenza di sforzo. Leggo qualcosa che mi sembra giustifichi un mio bisogno, o qualche aspetto della vita che mi crea problemi, o che non riesco a vivere com
vorrei, e lo faccio mio: lo faccio diventare una mia credenza.

Vivere di credenze è molto comodo: delego ad altri la ricerca di una spiegazione a ciò che non comprendo e così non faccio alcuna fatica e continuo a dormire, continuo a rimanere nel sonno della coscienza. Accetto che esista una matrix per spiegare le mie difficoltà e così facendo, in realtà continuo a rimanere nella matrix.

Ma esiste davvero una matrix? L’unica cosa che possiamo affermare con certezza è che non riusciamo ad essere “svegli”. La nostra coscienza non ha l’energia sufficiente per rimanere sveglia. Si desta per qualche istante, giusto il tempo per chiedersi: chi sono io? Giusto il tempo di percepire emozioni (di chi?) che non vorrebbe vivere. Giusto il tempo di osservare pensieri (di chi?) che ci tormentano e che non riesce a fermare.

Vi ritrovate in queste parole? Se è così, se è una realtà che siamo dominati da qualcuno o qualcosa, spesso contro la nostra volontà, allora è facile spiegare tutto con la matrix. E’ colpa sua. Non è colpa nostra. E poi per uscirne occorre la pillola blu. O forse quella rossa, non ricordo. Ma nessuno mi dà le pillole e allora se non riesco a vivere consapevolmente è tutta colpa della matrix. Esiste una matrix cattiva che ci controlla. Esiste un’élite nell’ombra che ci governa. Ci credo, punto e a capo. 

Se siamo razionali, se usiamo il discernimento, la domanda che sorge spontanea è: perchè non riesco ad essere sveglio? La risposta a questa domanda deriva dalla comprensione di chi siamo, chi è la coscienza dell’Io e chi sono le altre coscienze che vivono in noi, perchè sono loro che ci governano per circa il 95% del tempo, non una fantomatica matrix.

A queste ultime domande risponde compiutamente il libro “Le 3 Menti Inconsce – la chiave per guarire la tua vita” L’Io, quella coscienza che si pone le domande sulla vita e non riesce a far tacere pensieri ed emozioni è la nostra vera identità che è venuta ad abitare il corpo di un mammifero. Questo mammifero non è una macchina, è un essere senziente dotato di emozioni (il Sè istintivo, che ha come obiettivo la socializzazione) e capace di pensare molto bene (il Sè mentale, che ha come obiettivo l’individualizzazione). Il problema è che questo mammifero, chiamato essere umano, ha sviluppato così tanto il Sè mentale che il suo obiettivo di individualizzazione ha prevaricato i bisogni di socializzazione del Sè istintivo. Questo conflitto tra le due coscienze del mammifero che abitiamo è la causa di tutti i problemi che vive l’essere umano e l’umanità nel suo insieme. Questo conflitto ha generato ferite emozionali, bisogni insoddisfatti, rabbie inespresse,, carenze affettive, carenze di autostima. Sono tutti questi problemi che hanno prodotto i blocchi energetici e il costante rumore di fondo che impedisce alla coscienza dell’Io di rimanere sveglia. Questo è il motivo del sonno della coscienza, non dipende da altri fuori di noi, è tutto un gioco di coscienze che si svolge all’interno di noi stessi.

Da un punto di vista spirituale, tutti questi problemi corrispondono anche alle lezioni (karma) che l’Io deve apprendere su questo piano di esistenza. Quindi non c’è da prendere alcuna pillola rossa o blu. Non dobbiamo combattere alcuna matrix. Se vogliamo uscire da questo stato di sonno della coscienza, so vogliamo diventare padroni e autori del nostro destino, abbiamo una sola cosa da fare ed è un percorso di conoscenza, guarigione ed integrazione delle coscienze che sono in noi.

Con questo non voglio dire che non esistano possibili centri di potere, altri esseri umani, che cercano di governare il mondo usando strumenti quali la finanza, i media, le guerre e così via. Queste deviazioni altro non sono che il risultato di un Sè mentale estremamente forte ed ambizioso. ma queste forme di potere possono agire solo sul mammifero umano (il Sè istintivo ed il Sè mentale), non certo sulla coscienza dell’Io. Per cui, finché lasceremo dormire la nostra coscienza saremo sicuramente manipolabili da media, politici e pubblicità, ma dal momento in cui sceglieremo di svegliarci, allora nessuno al mondo potrà in alcun modo prendere potere su di noi

Risvegliare la coscienza dell’Io e diventare padroni della nostra esistenza implica però responsabilità ed azione, implica compiere alcuni passi fondamentali, che sono:

1. Recupero dell’energia di base: sblocco dell’energia del corpo e ottimizzazione delle connessioni cerebrali, per essere più svegli e cominciare a divenire maestri di noi stessi

2. Conoscenza e accoglienza delle coscienze “inferiori” (Sè istintivo e Sè mentale)

3. Guarigione delle ferite emozionali del Sè istintivo

4. Superamento delle credenze limitanti del Sè mentale

5. Insegnamento di nuovi valori positivi al Sè istintivo e al Sè mentale

6. Integrazione dei Sè fisico, istintivo e mentale

7. Apertura al Superconscio

8. Integrazione di Sè fisico, Sè istintivo, Sè mentale, Io e Superconscio

Questi in estrema sintesi sono i passi del metodo IWAY, una via di guarigione ed integrazione personale. Questo è il processo di risveglio, che non ha nulla a che fare con alcuna matrix. Semmai per spiegare il sonno della coscienza mi sembra più consono il concetto del velo di Maya della tradizione indù. In questa tradizione la coscienza (Shiva) si incarna nella materia (Shakti, energia manifesta e incosciente, che corrisponde al mammifero umano ed è ben rappresentata dal Sè fisico, Sè istintivo e Sè mentale). E’ questa energia incosciente che viene rappresentata come velo di Maya che separa la coscienza incarnata (l’Io) dalla sua Realtà (il Superconscio) e la fa sentire persa e in balia degli eventi, o prigioniera di una matrix che la controlla. Qualsiasi percorso spirituale è rivolto al risveglio della coscienza dell’Io per riunirsi alla sua vera identità. Ma anche se non crediamo in una realtà spirituale, qualsiasi essere umano degno di questo nome dovrebbe cercare di comprendere chi veramente è, perchè non riesce ad essere consapevole e sente il bisogno di credere in una matrix che lo controlla.