SESSO FORTE, E’ ANCORA L’UOMO?

Il sesso forte e le 3 menti inconsce

Le 3 Menti Inconsce

Questo articolo sull’uomo come “sesso forte” è tratto dal mio libro “Le 3 Menti Inconsce”. Mi piace pubblicarlo nel blog perchè è un tema particolarmente interessante e ha a che fare col femminicidio, di cui parlerò in un prossimo articolo, e con il mettersi in gioco, da parte dell’uomo, là dove si tratta di aprirsi alle proprie emozioni.

Volevo affrontare in questo capitolo un argomento che mi interessa molto, quello dei cambiamenti in atto in quello che è sempre stato il sesso forte.

Non entrerò troppo nei dettagli, lascio questo compito ai sociologi. Vorrei solo cercare di far emergere i cambiamenti sociali che occorrono nella nostra civiltà, guardandoli attraverso lo sviluppo delle coscienze “inferiori” del Sé istintivo e del Sé mentale.

Ciò che è possibile notare in questi anni è che l’uomo pare stia perdendo gran parte del suo potere nei confronti della donna. Se questo potere resiste negli ambiti più professionali, quali quello economico, finanziario, politico, è, invece, molto più facile notare un incremento dell’insicurezza degli uomini nei confronti delle donne, quando analizziamo il campo affettivo.

Per provare a comprendere come si sia potuti arrivare ad un cambiamento nei rapporti di forza così evidente, cerchiamo di seguire, passo passo, lo sviluppo del Sé mentale nell’essere umano.

Ci troviamo in quel momento dell’evoluzione della razza umana in cui il Sé istintivo è perfettamente sviluppato e sta per iniziare lo sviluppo del Sé mentale. Mentre la donna si occupa della famiglia e della crescita dei figli, è l’uomo che deve occuparsi del sostentamento. Questo significa dover usare nuovi strumenti per catturare le prede, nuovi attrezzi per lavorare la terra, nuove armi per difendersi dagli aggressori. Questo tipo di sforzo è richiesto al Sé mentale, che, attraverso la logica, la razionalità ed il pensiero, arriva ad inventare tutti gli strumenti di cui ha bisogno.

È così che mentre la donna continua a vivere in armonia col Sé istintivo, che ovviamente si sviluppa al meglio, l’uomo inizia a sviluppare di più il Sé mentale.

Questo tipo di sviluppo, ricordiamocelo, è uno sviluppo di coscienza che per esprimersi nella materia deve avere un corrispondente incremento del supporto fisico attraverso il quale la coscienza si manifesta.

È così che comincia a differenziarsi il cervello della donna rispetto a quello dell’uomo. Sulla spinta di tale bisogno, il Sé mentale dell’uomo ha fatto sì che il cervello si evolvesse per fornire quella quantità di neuroni necessaria, in quella determinata zona dell’encefalo, per fare in modo che l’animale uomo riuscisse a compiere al meglio i propri compiti.

Più il Sé mentale si sviluppa, e più idee arrivano. Più idee arrivano e più l’uomo cerca di concretizzarle, utilizzando capacità logiche e di pensiero e di conseguenza, facendo crescere sempre più velocemente il suo Sé mentale. Ma più si sviluppa il Sé mentale e più si accentua la corsa verso l’individualizzazione ed il potere personale, che sono, ricordiamolo, l’obiettivo del Sé mentale, a scapito dell’empatia. È questa distorsione che ha portato l’uomo al desiderio di conquista, desiderio che è stato motivato sia dal benessere della propria tribù, ma anche come l’espressione del proprio potere personale. Tutti i grandi condottieri, tutti i grandi conquistatori avevano un Sé mentale estremamente sviluppato. L’ambizione esasperata, altro non è che un’espressione di un forte Sé mentale.

La differenza di sviluppo dei due Sé, istintivo e mentale, ha fatto sì che la superiorità ed il predominio nei confronti della donna, diventasse sempre più evidente e radicata.

In questa ipotesi quindi, più che i geni, sono le credenze a determinare la realtà fisica, come abbiamo ampiamente trattato nel capitolo sul Sé fisico. Quindi le differenze tra il cervello dell’uomo e della donna, a mio parere, non sono affatto determinate da una realtà superiore, per cui deve essere così e basta. Semmai queste differenze sono maturate proprio in base alle rispettive specializzazioni, per cui le coscienze del Sé istintivo e del Sé mentale, in base ai loro obiettivi e alle loro volontà, hanno favorito il Sé fisico e l’organo cervello, affinché portassero quelle modificazioni nella materia per permettere che i rispettivi obiettivi venissero raggiunti al meglio. (Fine prima parte)

 

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