Trattando di crescita personale, ho parlato e scritto spesso sul rapporto che dovrebbe avere l’Io…
CRESCITA PERSONALE: FAI CIO’ CHE TI DA’ GIOIA

Antonio Origgi
Capita spesso di leggere “fai solo ciò che ti dà gioia”. Lo si legge su diversi libri, lo si sente dire da coach e istruttori di crescita personale, ma capita ancora più spesso di trovare questa frase tra i tanti post di Facebook.
Indubbiamente fare ciò che dà gioia è una cosa importante, anzi, fondamentale, perché la gioia è sinonimo di benessere. Quando proviamo gioia stiamo bene, siamo carichi di entusiasmo, ci apriamo agli altri, facilitiamo anche la guarigione fisica e il nostro sistema immunitario si fortifica. Occorre però capirsi bene. Quando parliamo di gioia, non parliamo di quell’emozione effimera che si ottiene dall’appagamento di un bisogno. Quando parliamo di gioia, parliamo della leggerezza, dell’allegria, parliamo dello stato che vivono i bambini quando giocano spensierati e senza pensieri, quando sono totali nel gioco e nel divertimento.
Il guaio è che troppo spesso il Sé mentale ed il Sé istintivo non ci permettono di essere come dei bambini. Spesso il Sé mentale tiene le redini troppo strette ed il cavallo non è libero di correre e giocare come vorrebbe. Il Sé mentale può avere imparato a tenere chiusa la porta verso le emozioni (del Sé istintivo) a causa del dolore sofferto e ha imparato che solo con il controllo riesce a mantenere la carrozza sulla retta via. Così facendo però il Sé mentale ci impedisce di gioire e corriamo il rischio di vivere anni chiusi nel gelido giogo della razionalità.
Da parte sua il Sé istintivo ha facilmente subito carenze affettive, critiche, giudizi, umiliazioni e ora cerca continuamente di allontanare quelle ferite attraverso la dipendenza da cibo, alcol, fumo, sesso, rapporti ed amicizie spesso superficiali, lavoro, shopping, televisione e così via. Quando manca ciò che appaga il suo vuoto interiore, il Sé istintivo ci fa percepire ansia, ricerca, a volte disperata, dell’oggetto dei suoi desideri, quell’oggetto che, solo, è in grado di placare momentaneamente il suo bisogno.
Un Io poco “sveglio”, poco consapevole, potrebbe confondere ciò che è in grado di placare il Sé istintivo con ciò che ci dà gioia. Ma non è così. Una volta appagato quel bisogno non siamo felici, non ci sentiamo entusiasti, leggeri, liberi quasi di volare. Ciò che resta è soltanto una quiete parziale, un rilassamento dalla tensione generata dal bisogno, ma se sapessimo ascoltarci potremmo percepire un po’ di amaro in bocca.
Crescita e sviluppo personale implicano una conoscenza profonda di noi stessi. Non può esserci crescita senza auto conoscenza.
Scrivevo giorni fa su Facebook: “Il primo passo (verso la crescita personale) è l’accettazione totale di ciò che è. Non c’è nulla di sbagliato in noi, né fuori di noi.
Il secondo passo è la presa di coscienza delle lezioni che abbiamo scelto di apprendere, il che ci conduce al terzo passo: diventare maestri delle nostre coscienze inferiori.
La meditazione ci aiuta a recuperare la saggezza di riconoscere ciò che è giusto, la forza per perseguirlo ed i coraggio per affrontare le nostre paure”
Saremo capaci di riconoscere cosa davvero ci dà gioia, cosa ci rende come bambini, quando avremo imparato ad accettarci e ad amarci così come siamo, quando avremo individuato tutte le ferite del Sé istintivo ed le convinzioni limitanti del Sé mentale e avremo appreso come guarirle e cambiarle.
Iway – la Via per la Libertà totale, è il metodo che ho messo a punto e che conduce passo dopo passo a compiere i tre passi fondamentali per un percorso di crescita personale. Una sana e corretta meditazione è il faro che illumina la via e ci guida giorno dopo giorno a diventare il miglior maestro di noi stessi e ad aprirci la strada verso i più grandi raggiungimenti. Allora, e solo allora, potrai scoprirti a gioire come un bambino e a provare quella libertà che viene solo da un amore totale verso te stesso.