Vi siete mai chiesti quali sono i fattori esterni che più influenzano la vita dell’essere…
Crescita personale: come educare il Sé istintivo

Le chiavi della crescita personale
Trattando di crescita personale, ho parlato e scritto spesso sul rapporto che dovrebbe avere l’Io osservatore nei confronti del Sé istintivo, la nostra coscienza istintiva ed emozionale. Ho spesso ripetuto quanto il Sé istintivo viva soprattutto di amore e abbia quindi bisogno di sentirsi amato e accettato così come è, perché tutto ciò che è, è il risultato delle esperienze che ha vissuto da quando siamo stati concepiti fino a tutta l’infanzia. In quel periodo, soprattutto durante i primissimi anni, quando si sono radicate le credenze più profonde, non c’era alcuna altra coscienza superiore che lo proteggesse, né il Sé mentale, tantomeno la coscienza dell’Io osservatore.
Giustissimo quindi farlo sentire amato e accettato, giustissimo quindi fargli sentire tutta la nostra comprensione e il nostro affetto, però questo non toglie che il Sé istintivo è la nostra coscienza più animale, quindi mantiene tutte le caratteristiche e i limiti di qualsiasi altro mammifero.
Per spiegarmi meglio userò un esempio. Se abbiamo un gatto in casa, sappiamo benissimo quanto sia difficile impedirgli di fare ciò che vuole. Se vuole fare qualcosa che a noi non sta bene, spesso lui riesce ad averla vinta. Se anche glielo impediamo, non è affatto escluso che appena lo lasciamo solo lui torni a fare ciò che voleva.
Tenete presente che il nostro gatto ha solo noi come affetto e quindi è molto più propenso ad obbedire solo per il bisogno di sentirsi amato, ma nonostante tutto è un testone e se vuole qualcosa farà di tutto per riuscire ad ottenerla. Così è il nostro Sé istintivo.
Cosa dovete fare per farvi obbedire dal gatto? Dovete sgridarlo e qualche volta magari dargli anche uno scapaccione.
Usare l’autorità e a volte la forza per farsi obbedire non è qualcosa di strano per un animale. Guardate cosa fanno gli animali che vivono liberi e vedrete che la forza, spesso anche la durezza, sono normali nei rapporti tra elementi di un branco. Questo non significa cattiveria, tantomeno rancore. Per gli animali, la forza e la durezza sono elementi istintivi che servono per far rispettare le regole e funzionano perfettamente mantenendo la pace, l’armonia e il benessere all’interno del branco. Non ci sono rancori, né sentimenti di vendetta. Una volta fatte rispettare le regole, tutti sono amici come prima.
Per il Sé istintivo è più o meno la stessa cosa. Quando si sente riconosciuto, amato e accettato è disposto ad imparare dall’Io osservatore, ma le sue abitudini sono molto radicate e, soprattutto per ciò che riguarda il suo modo di appagare i bisogni più profondi, la sua tendenza sarà quella di ripetere i meccanismi comportamentali che ha imparato e che gli hanno permesso di “sopravvivere” fino ad ora.
Certo, con l’amore e la dolcezza il Sé istintivo è in grado di capire gli insegnamenti che gli diamo, ma poi quando si tratta di agire nella quotidianità ciò che emergerà saranno ancora le sue abitudini, almeno finché non le avrà totalmente cambiate. Questo cosa significa? Significa che l’Io osservatore, il maestro, dovrà sicuramente usare tanta comprensione e tanto amore nei sui confronti, ma contemporaneamente, quando serve, dovrà essere anche altrettanto forte e autorevole nel bloccare i suoi tentativi di replicare abitudinariamente i modelli di comportamento che vogliamo fargli cambiare. Allora se intraprendiamo un percorso di crescita personale, forza e autorevolezza senz’altro sì, ma mi raccomando, lasciamo fuori il Sé mentale e quindi assolutamente no rabbia e assolutamente no rancore, se no perderemmo la sua fiducia e la possibilità di essere riconosciuti come maestri.
Questo è un tema che tratto approfonditamente nel corso IWAY avanzato, perché usare nei confronti del Sé istintivo solo dolcezza e disponibilità significa non comprendere la sua natura pigra, che tende a ripercorrere abitudinariamente le vie che conosce molto bene e che una volta funzionavano, e rischiare di far fallire tutto il processo di cambiamento.