Caldo, caldo, caldo. In questi giorni il caldo sta attanagliando il nostro paese da nord…
COME GUARISCE L’ENERGIA
Nell’articolo precedente ho fatto riferimento ad una nuova tecnica che insegno nel corso IWAY avanzato e un paio di giorni fa Rosanna, una ragazza che ha frequentato il corso a gennaio, mi manda questa fantastica testimonianza di come può agire l’Energia intelligente che è in noi per guarire là dove ci può essere anche un problema fisico.
“Ciao Antonio,
ti scrivo per notificarti una cosa che mi è accaduta stamattina e che potrebbe servirti nel monitoraggio di E-Change.
Martedì scorso, mentre stavo facendo una azione apparentemente banale e routinaria (stavo preparando il caffè), all’improvviso una fitta dolorosissima si è dipanata dal collo ai talloni, bloccandomi dolorosamente il collo e tutta la spalla destra, compreso il braccio. Una sorta di torcicollo- cervicalgia (senza mal di testa) che ha coinvolto tutto il lato destro della spalla, braccio compreso.
Il dolore è stato così improvviso e forte che non riuscivo nemmeno a respirare. Confusa e sorpresa, mi sono messa seduta, ma nessuna posizione alleviava quel dolore. Tra le lacrime, ho preso una bustina di antinfiammatorio, nella speranza che mandasse via quel dolore, ma l’infiammazione era così acuta che i sintomi si sono soltanto attutiti.
Il dolore è rimasto lì per tutto il giorno, impedendomi di fare le cose più semplici, come vestirmi e mangiare. Ho consultato un medico, che mi ha ridato antinfiammatori e terapia del calore con i cerotti riscaldanti, più un miorilassante.
Niente, i giorni passavano insieme alle notti insonni, e il dolore era lì, attutito ma sempre invalidante.
Ho consultato un fisioterapista e osteopata, che mi ha fatto un trattamento lunghissimo. Ancora una volta: sollievo ma non risoluzione. Nel frattempo ho dovuto viaggiare (non ti dico tutti i sobbalzi del treno) e rimanere fuori casa per quattro giorni. Sono andata avanti a bustine di Oki (che mi ha provocato notevoli bruciori allo stomaco) e cerotti riscaldanti, borse dell’acqua calda e notti insonni per sei giorni, tra viaggi e vita frenetica lavorativa.
Finchè…
Finchè stamattina il mio compagno non mi sveglia chiedendomi se volevo una tazza del caffè che aveva appena preparato. Io ero in dormiveglia, per via del dolore che mi continuava a tormentare, e gli ho risposto di sì.
Ho fatto fatica perfino a mettermi seduta sul letto, come nei precedenti cinque giorni, e ho bevuto il caffè con la mano sinistra, come mi stavo abituando a fare, dato che la destra non riuscivo ad alzarla più dell’altezza dello sterno.
Quando il mio compagno è uscito per andare a lavoro, mi sono rimessa a letto, esausta, in cerca di un po’ di riposo e di una posizione comoda.
In quel momento di silenzio, ho avvertito *distintamente* un fremito lungo la gamba. Ho scritto distintamente perché lo voglio distinguere dai normali brividi di freddo o tremori da sforzo. Era un fremito che sto imparando a “riconoscere”: come la vibrazione che fa una corda di violino tesa. Era l’Energia.
Così, ho realizzato di colpo che durante tutta la settimana, vuoi per le corse (fare tutto con una mano è più difficile e lungo), vuoi per il dolore forte e costante, vuoi per le scadenze lavorative e i viaggi, non ho mai fatto E-Change.
Così stamattina (sono rientrata a casa ieri) ho fatto una piccola preghiera, chiedendo al mio Sé fisico, a quello Istintivo (l’ho chiamato per nome) e a quello Mentale di farsi da parte, per permettere a E di scorrere liberamente, e ho chiesto a E di aiutarmi a guarire.
Non avevo nemmeno formulato la richiesta che la mano destra, già in posizione con le dita rivolte verso il cuore, è “scattata” di lato. Non ero io a muoverla. Non avevo nessuna intenzione di metterla da nessun’altra parte che non fosse puntarla verso il cuore. Ma lei la pensava diversamente.
Lentamente, scatto dopo scatto, il braccio si è steso lungo il corpo, fino a che il dorso della mano non si è posto in tensione, con il polso retroflesso. La mano sinistra, a scatti (a me capita spesso così: E si manifesta con piccoli scatti), si è spostata dal cuore alla pancia.
La gamba sinistra ha iniziato a vibrare e a scattare leggermente. Io ripetevo nella mente la frase positiva che ripeto nell’esercizio Change, come hai detto di fare tu.
Poi, distraendomi, ho pensato che potevo mettere la mano sinistra con le dita che puntavano verso la spalla destra, così da guarirla prima. Ma E non era d’accordo: mi ha colto subito un dolore terribile non appena ho provato a spostare la mano sinistra, e così mi sono vista “costretta” a rimetterla dov’era. Solo allora il dolore è cessato. Mi sono arresa e mi sono detta: “faccia quel che vuole. Mi fido.”
Nel frattempo il braccio destro si è iper-teso fino a quando ho sentito una fitta molto forte che dalla base del collo arrivava alla punta di mignolo e anulare, poi più nulla. La mano destra, lentamente ma sempre a scatti, è “risalita” lungo l’addome, puntando anche lei verso la pancia.
Una volta simmetriche, le mani hanno iniziato a scattare “insieme”, come quando ci si vuole liberare da gocce d’acqua quando si è al mare, per circa due minuti.
Poi, piano piano, hanno rallentato, e si sono “adagiate” sulla pancia. La gamba in quel momento ha smesso di “tirare”. Sono rimasta sul letto qualche secondo, poi mi sono alzata. Mi sono alzata appoggiandomi per istinto al braccio destro.
Non puoi capire quale è stato il mio stupore quando ho constatato che non mi faceva più male! Lentamente l’ho mosso: prima in circolo, e poi l’ho sollevato,
aspettando la abituale fitta che mi avrebbe tolto il respiro.
Niente di niente! Sto scrivendo qui adesso per la prima volta al computer da 7 giorni a questa parte!
Che cosa vuoi che ti dica?
Ti sarò grata a vita per questa tecnica così prodigiosa.
Ti abbraccio forte. Ti voglio bene.”