Come adottare una comunicazione efficace

Comunicazione efficace

Comunicazione efficace

La comunicazione efficace è il tema di numerosi corsi tenuti anche da grandi esperiti e comunicatori. La maggioranza di questi corsi però si basa su tecniche specifiche come ad esempio quelle della PNL e così via e tengono grande conto anche della comunicazione non verbale, come la postura e tutti i segnali minimi percettibili. Sono tutte tecniche molto valide e sicuramente sono di grande aiuto, ma la stragrande maggioranza di queste tecniche non prende minimamente in considerazione la cosa più importante nella comunicazione. Ciò che la maggior parte dei comunicatori ignora è che la comunicazione, prima di passare attraverso la parola e la postura, passa attraverso la telepatia.

Quello della comunicazione telepatica è un tema di grande importanza perché ha a che fare con la conoscenza di noi stessi e soprattutto del nostro Sé istintivo, ma non mi addentrerò ora in questa discussione, perché ciò di cui volevo scrivere è qualcosa di più semplice, anche se estremamente efficace.

Chiunque si sarà accorto che le persone non sono tutte uguali, ma la più grande distinzione che possiamo fare è quella tra le persone più emotive e quelle più razionali, perché tale distinzione ha a che fare con qualsiasi rapporto interpersonale.

In realtà siamo tutti sia emotivi che razionali ed è ovvio perché tutti abbiamo un Sé istintivo e un Sé mentale, ma lo sviluppo e la maturazione dei due Sé avviene raramente in modo paritetico ed equilibrato. Non voglio addentrami ora sul perché e sul percome di questo squilibrio che ha origini sia nel DNA della persona stessa e sia nelle esperienze vissute dalla primissima infanzia fino circa ai 13 anni, ciò che ci interessa ora è riconoscere che ci sono persone dominate soprattutto dalle emozioni e altre dalla mente razionale.

Ovviamente la distribuzione delle persone lungo una linea immaginaria che vede ai suoi estremi la massima emotività e la massima razionalità è abbastanza uniforme, di conseguenza ci sono tutte le possibili combinazioni di maggiore o minore emotività e razionalità.  Ciò che ci interessa però è che tutti sappiamo riconoscere quando una persona è guidata più dallo stato emotivo rispetto a una persona più fredda e razionale.

Quale comunicazione usare allora con le due tipologie di persone? Come comunicare per essere ascoltati, compresi e accolti? In fondo, se ci pensiamo è piuttosto semplice. Tralasciamo come detto la comunicazione telepatica che è alla base di tutto, ma c’è una semplice e banale strategia che possiamo adottare ed è quella di usare nella comunicazione ciò che l’altra persona si aspetta: il suo linguaggio. Una persona razionale può comprendere e accettare qualsiasi discussione quando è basata sul buon senso. Se vi accalorate parlando con una persona razionale, non servirà a nulla, anzi, la spingete a considerarvi incapaci di comunicare. La logica e la razionalità sono strumenti fantastici di cui siamo tutti dotati. Anche le persone più emotive hanno un Sé mentale che funziona, basta essere consapevoli, tenere a bada il Sé istintivo con le sue emozioni e utilizzare al meglio la logica. Una persona razionale ama le discussioni, purché siano basate sul buon senso e la dialettica. Quando dovete comunicare con una persona razionale mettete da parte l’emotività, mettete da parte i concetti campati in aria, le astrazioni, mettete da parte le energie, il sentire e tutte le cose che piacciono alla new age e siate più logici possibili. Sapete perché nei miei corsi ci sono anche tanti uomini, che spesso sono molto più razionali delle donne? Perché uso pochi termini astratti e dico cose basate sul buon senso. In questo modo riesco ad avere l’attenzione di tutti e alla fine potrei anche parlare di angeli mantenendo altissima l’attenzione e il coinvolgimento dei partecipanti.

Con una persona molto emotiva la strategia è diametralmente opposta. Una persona emotiva ha più bisogno di sentirsi accolta, ascoltata, apprezzata, ha più bisogno di percepire il calore nelle parole, ha bisogno di sentirvi. La fredda razionalità la farà scappare per cui occorre accedere a tutte le nostre emozioni e fargliele percepire. Allora si scioglierà davanti a voi, l’avrete catturata e sarà pronta ad ascoltarvi e a comprendere ciò che volete dirle. Generalmente una persona emotiva ama anche la gestualità e la motilità dell’espressione del viso nella comunicazione, perché chi ci fa muovere le mani o fare smorfie e sorrisi è il Sé istintivo, che è dominante nelle persone molto emotive. Volete un esempio pratico? Immaginate una discussione tra due siciliani e un’altra tra due norvegesi. Riuscite a immaginarle? Siamo veramente agli antipodi e mi viene da ridere solo a immaginare le differenze.

Do per scontato che alla base di qualsiasi discussione ci sia il rispetto dell’altro. Do per scontato le nozioni di base per cui una persona, più emotiva o più razionale, accetta qualsiasi parere se percepisce che abbiamo compreso e accettato il suo punto di vista. È ovvio che se manchiamo di rispetto, se iniziamo una discussione negando le credenze e i valori dell’altro, qualsiasi strategia di comunicazione vogliamo utilizzare sarà destinata al fallimento. Date però per scontate le condizioni di base, riusciremo sicuramente a farci ascoltare con maggiore disponibilità e con successo se sapremo entrare sul piano di coscienza in cui si trova il nostro interlocutore.

Nei corsi IWAY si impara a conoscere molto bene il Sé istintivo e il Sé mentale, le due coscienze inferiori con le quali, purtroppo, ci identifichiamo. Conoscendole diventa più facile spostarsi da una all’altra e così adattarci alla persona con cui vogliamo creare una comunicazione efficace.

 

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