Bisogno e Realtà

Bisogno e Realtà

Bisogno e Realtà

Tempo fa una cara amica mi ha inviato un messaggio contenente alcune belle riflessioni tra bisogno e realtà. Non è una questione banale perché spesso si legge dell’irrealtà del piano materiale, del mondo delle illusioni e così via. Colgo allora l’occasione per condividere il messaggio della mia amica e la risposta che le ho inviato, con alcuni commenti di approfondimento.

Ecco il messaggio che Daniela mi ha scritto:

 

A questo punto viene da chiedermi qual è il confine tra ciò che il nostro bisogno crea e la Realtà. Si dice sia reale ciò che si può sperimentare. Ma come mettiamo d’accordo il fatto che nel nostro multiverso ognuno di noi sperimenta le proprie “visioni” vivendole come Esperienza? Cosa, una volta fatta pace con il proprio Sè istintivo & co., è indotto dal Bisogno e cosa è Realtà? Matrix avrebbe molto da insegnare in tal caso! Forse… quando smetteremo di farci domande avremo tutte le risposte, come dicono in molti.

 

La risposta che le ho fornito era più sintetica di questo scritto, ma il concetto è esattamente lo stesso.

Cos’è la Realtà? Se interroghiamo più persone di paesi diversi, di estrazione sociale e culturale diversa, molto probabilmente avremo tante risposte diverse tra loro. A mio parere ogni piano di coscienza ha la sua realtà, e come tale ha la sua dignità, va riconosciuta e vissuta. Tutto è reale perchè lo viviamo, anche se da un altro piano di coscienza potremmo dire che è illusorio. Quando sogniamo viviamo nella realtà del sogno e tutte le emozioni che proviamo sono reali, tanto che a volte ci svegliamo di soprassalto, magari anche stanchi e sudati come se avessimo vissuto fisicamente l’esperienza sognata. Poi, quando ci svegliamo diciamo che il sogno non era reale, diciamo che era solo un sogno, ma solo perché siamo passati a un diverso stato di coscienza.

La stessa cosa accade per i bisogni. Il bisogno proviene dal Sé istintivo (in questo caso non sto parlando dei bisogni del Sé fisico legati alla sopravvivenza come il sonno, la fame e così via) e come tale rappresenta la sua realtà. Per il 95-99% del tempo la coscienza dell’Io osservatore dorme e ciò che proviamo nella nostra inconsapevolezza lo sentiamo come irresistibilmente reale. Tutte le istanze, le spinte, i bisogni del Sé istintivo rappresentano la realtà che le coscienze “inferiori” stanno vivendo, ma quando la nostra coscienza si sveglia possiamo farci una risata di ciò che prima sembrava così vero.

Chi ha sperimentato il piano di coscienza animico può affermare che ciò che viviamo sul piano materiale, la nascita, la morte, le gioie e i dolori, sono vissuti come un gioco, come un sogno, ma dal nostro piano di coscienza diciamo che è tutto reale, eccome.

Allora cosa è reale e cosa no lo è? Ogni piano di coscienza vive la sua realtà, così il nostro Sè istintivo vive e crea la realtà in base ai suoi bisogni che dipendono dai contenuti emozionali. Quando sarà perfettamente integrato con la coscienza superiore dell’Io osservatore vivrà e creerà un’altra realtà, perché avrà guarito le sue ferite emozionali e i suoi bisogni saranno mutati. Ma ciò non toglie che le esperienze che creava erano perfettamente reali anche prima.

Tutto è reale quindi, dal sogno, ai bisogni del Sé istintivo, ai desideri, alle pulsioni, alle emozioni, ai piaceri, fino alle esperienze spirituali più elevate. Tutto è reale, ciò che fa la differenza è da quale piano di coscienza vogliamo vivere la nostra realtà.

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