Sono molto pragmatico e preferisco parlare sempre di ciò che possiamo toccare con mano e…
Benessere o spiritualita’
La stragrande maggioranza delle persone che viene a frequentare i vari corsi IWAY è alla ricerca del benessere. C’è chi ha problemi di salute ed è arrivato alla consapevolezza che qualsiasi malattia ha un’origine sul piano psicologico/emozionale e tanto quanto sono indispensabili le cure mediche, allo stesso tempo se non si scioglie la causa che le ha generate c’è il rischio molto elevato che il problema si ripresenti.
C’è chi viene per problemi affettivi, perché non sa stare solo, o incontra sempre la persona sbagliata, o vive relazioni molto difficili, oppure perché non sa più amare.
C’è poi chi viene per motivi riguardanti il lavoro, perché non si trova bene col lavoro che fa, perché vorrebbe cambiare ma non riesce, perché ha problemi con i superiori o i colleghi, o perché è disoccupato. C’è chi ha problemi con il denaro, perché non basta mai ed è sempre in difficoltà economiche.
Insomma, come è giusto che sia, ciascuno cerca una soluzione ai propri problemi, ciascuno vorrebbe superare le proprie difficoltà e vivere più sereno e felice.
Ma c’è uno stato che ancora pochi conoscono. Si può anche stare bene fisicamente e sentirsi appagati affettivamente e sul piano lavorativo. È normale, è ciò che ogni essere umano ambisce.
Ma quando una persona ha provato l’essere consapevole e ha sperimentato il piano di coscienza sovramentale, quando una persona sa – perché ha sperimentato e non perché crede – allora si accorge quanto è effimero tutto quel benessere che prima tanto agognava. Allora arriva a un punto che non cerca più quel benessere, ma si mette in gioco per dare tutto sé stesso, per vivere pienamente la Vita, per mettere i doni che ha ricevuto al servizio di chi ne ha bisogno.
È qualcosa di meraviglioso, è qualcosa che non si può esprimere a parole perché non fa parte del conosciuto comune. È qualcosa che si può solo sperimentare ed è qualcosa che cambia totalmente la prospettiva della vita.
La cosa importante però è non cercare quello stato rinnegando gli impulsi, i desideri, i bisogni del Sé istintivo e del Sé mentale perché in quel caso sarebbe deleterio. Ci sono tante persone che fuggono la realtà che non piace cercando rifugio nella religione, nella spiritualità, negli angeli, nel channeling, e così via. Quelle persone non sanno che la Vita le ricondurrà, in un modo o nell’altro, a ciò da cui scappavano.
La Vita va vissuta intensamente perché ci siamo incarnati per quello, non certo per fuggirla ed è importante comprendere che tutte le emozioni che non ci piacciono sono tanto sacre quanto quelle più elevate. Solo dobbiamo scoprirlo, solo dobbiamo imparare a comprenderle. Non possiamo pensare di cercare un supposto paradiso quando dentro di noi qualcuno ha un bisogno angoscioso di essere amato, o sente il desiderio spasmodico di riuscire ad affermare “anche io valgo”.
Se abbiamo vissuto nella privazione e nel dolore, allora è giusto cercare quel benessere che tanto ci manca. Solo dopo potremo sperimentare altri piani di coscienza. Così come il Buddha ha conosciuto la via della ricerca e dell’illuminazione solo dopo avere conosciuto l’amore e le ricchezze materiali.